Progetto casa-famiglia “Sandro Terragni”
Una nuova opportunità di reinserimento socio-famigliare per adolescenti a Santa Cruz
Il panorama degli Hogares, ossia degli istituti residenziali per l’accoglienza dei minori, a Santa Cruz è piuttosto folto e variegato. Ci sono Hogares specializzati in ogni tipo di disagio sociale.
Tuttavia la stragrande maggioranza degli Hogares si orienta su una fascia di età medio–bassa: ossia tendono ad accogliere bambini in tenera età e a portarli fino all’adolescenza. E poi? Poi gli adolescenti hanno bisogno di altre realtà, altre sfide, altri spazi che gli Hogares dove sono cresciuti inevitabilmente non sono capaci di offrire. E, a quanto pare, la fase dell’adolescenza spaventa anche i più incalliti educatori, visto che pochissime sono le realtà pensate specificamente per questa categoria di minori.
“Gli assistenti sociali dello Stato non sanno dove mettere gli adolescenti, allora “addolciscono” il report socio-famigliare dei ragazzi e come per magia le condizioni famigliari risultano sufficientemente stabili e gli adolescente sono reinseriti in famiglia”, ci spiegano Veronica e Mirko, i volontari CarlaCrippa che si trovano a Santa Cruz dall’agosto 2011. Ma la realtà molte volte è un’altra: “Spesso i reinserimenti famigliari sono forzati, prematuri… e veniamo a sapere che molti dei giovani usciti dagli Hogares abbandonano gli studi e iniziano lavori degradanti. È un peccato perché così si vanifica il programma educativo fatto negli anni”.
Ecco allora che Veronica e Mirko hanno concepito un progetto che trasforma la loro casa in… qualcosa di più di una semplice casa! Accoglieranno con loro fino a quattro ragazze adolescenti che condivideranno la quotidianità della vita famigliare. L’obbiettivo è mettere le giovani nelle condizioni di proseguire gli studi, almeno fino all’ottenimento del diploma e, perché no?, ambire pure a studi universitari. Nella casa dei nostri volontari le ragazze potranno sperimentare una convivenza di carattere famigliare, imparare a gestire una casa con le mille incombenze di ogni giorno e soprattutto guadagnarsi indipendenza e autonomia progressivamente con l’accompagnamento di Mirko e Veronica. Insomma: una casa-famiglia. Il progetto è stato definito assieme alla Commissione Episcopales degli hogares di Santa Cruz, ed è seguito con molto interesse e attenzione visto che non ce n’è un altro simile e potrebbe costituire un progetto pilota da replicare nel caso sortisse esiti soddisfacenti.
Il progetto conta sulla preziosa collaborazione del Circolo Acli di Seregno ed è intitolato alla memoria del caro Sandro Terragni, storico volontario aclista, che tanti sforzi ha dedicato alla formazione dei giovani nelle missioni in Africa, Centro America e Sud America. Auspichiamo che questo sia solo l’inizio della sinergia tra Associazione Carla Crippa e Acli, due realtà seregnesi con la passione comune per i diritti umani e per la costruzione di una società più equa e partecipativa. In questi giorni le prime due ragazze, Anahi e Maria Eugenia, sono già entrate a far parte della casa famiglia.
Una bella avventura per i nostri volontari: in bocca al lupo ragazzi!